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Phinance Partners cartolarizza immobili industriali derivanti da special situation. Lancia programma da 100 mln euro

Phinance Partners spa ha strutturato due nuove cartolarizzazioni immobiliari sulla base dell’art. 7.2 della legge 130/99 sulle cartolarizzazioni. Le due operazioni, che sono state condotte attraverso il veicolo Absolute RE spv srl, hanno come sottostanti due immobili di natura industriale derivante da special situation che saranno oggetto di opere di rigenerazione urbana (si veda qui il comunicato stampa). Una operazione risale allo scorso luglio (si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale), mentre l’altra è di pochi giorni fa.

Secondo quanto risulta a BeBeez, il prezzo iniziale di acquisto degli immobili è stato in un caso di 4 milioni e nell’altro di 1,5 milioni.   Queste due cartolarizzazioni fanno parte di un programma da 100 milioni di euro complessivi che sarà condotto sempre attraverso Absolute RE spv. I titoli della cartolarizzazione sono stati poi sottoscritti da investitori istituzionali e dalla stessa Phinance Partners. Centotrenta Servicing ha agito come Master Servicer, mentre Phinance Partners è Calculation Agent di entrambe le cartolarizzazioni immobiliari. In entrambe le operazioni, PHIRE srl, società controllata da Phinance e attiva nei servizi tecnici immobiliari in favore dei maggiori investitori immobiliari italiani e delle banche finanziatrici, ha agito quale asset manager delle cartolarizzazioni. 

L’attività di Phinance quale Arranger, e di PHIRE quale Asset Manager, riproduce il consolidato modello operativo già adottato nel mondo dei crediti NPL, in cui la controllata NPR Management srl opera come cabina di regia dei servicer che materialmente gestiscono l’escussione dei crediti. Tale modello operativo consente di unire in maniera sartoriale, all’interno dello stesso gruppo e di un unico team, gli aspetti gestionali a quelli di strutturazione, realizzando così un one stop shop per gli investitori più innovativi e sofisticati. 

Phinance Partners ha così raggiunto quota tre cartolarizzazioni immobiliari strutturate, dopo la prima da 65 milioni di euro  condotta nel giugno ss per finanziare l’acquisto di vetture offerte sulla piattaforma brumbrum (si veda altro articolo di BeBeez), prima ancora che la scaleup italiana fosse acquisita dall’americana Cazoo (si veda altro articolo di BeBeez) e poi rivenduta a Stellantis (si veda altro articolo di BeBeez). Tornando a quella prima cartolarizzazione, nel dettaglio era stato costituito l’spv brumbrum Rent spa, che aveva emesso 50 milioni di euro di titoli senior che erano stati sottoscritti da fondi gestiti da Oaktree Capital Management e da P&G sgr, assistiti da Phinance Partners come financial advisor e dallo studio legale Hogan Lovells come legal advisor; e altri 15 milioni di euro di titoli junior che erano stati sottoscritti dalla stessa brumbrum.

Si era trattato allora della prima operazione in Italia che aveva come sottostante beni mobili registrati e tra le prime in Europa. L’operazione sfruttava la novità prevista dall’art. 7, comma 1, lett. 1-bis e 7.2 della legge 130/1999, che permette di strutturare cartolarizzazioni che hanno appunto come bene sottostante non crediti, bensì beni immobili o mobili registrati e diritti reali o personali aventi a oggetto i medesimi beni. Ricordiamo che quella norma era stata introdotta in prima battuta dalla Legge di Bilancio 2019 ai commi da 1088 a 1090 e poi meglio precisata dal Decreto Crescita (Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34) che ha apportato ulteriori modifiche alla legge 130/1999 (si veda altro articolo di BeBeez). Da inizio anno si sono registrate varie operazioni di cartolarizzazione di immobili (si veda altro articolo di BeBeez), ma appunto mai sino a quel momento la nuova norma era stata sfruttata per strutture cartolarizzazioni su beni mobili registrati come sono appunto le auto.

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