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Oaktree e P&G finanziano l’e-commerce italiano di auto brumbrum per 65 mln euro. Intanto DIP Capital entra nel capitale

brumbrum spa, la piattaforma di e-commerce italiana di auto usate, a km 0 e di noleggio a lungo termine, ha chiuso una cartolarizzazione da 65 milioni di euro per finanziare l’acquisto di vetture offerte in piattaforma e contestualmente ha annunciato l‘ingresso nel capitale del fondo DIP Capital (si veda qui il comunicato stampa).

Su quest’ultimo fronte non sono stati diffusi dettagli, ma secondo quanto risulta a BeBeez la presenza di DIP Capital nel capitale risale alla primavera dello scorso anno, quando il fondo ha investito 3 milioni di euro. Allora però l’operazione non era stata comunicata. Intanto nei mesi scorsi i fondatori di brumbrum hanno anche rilevato le quote di Alberto Genovese, investitore della prima ora nella scaleup, ora coinvolto in gravi problemi giudiziari. Allo stesso modo, infatti, ricordiamo che è sul mercato la quota di controllo di Prima Assicurazioni, che pure fa capo a Genovese (si veda altro articolo di BeBeez).

Tornando alla cartolarizzazione, nel dettaglio è stato costituito l’spv brumbrum Rent spa, che ha emesso 50 milioni di euro di titoli senior che sono stati sottoscritti da fondi gestiti da Oaktree Capital Management e da P&G sgr, assistiti da Phinance Partners come financial advisor e dallo studio legale Hogan Lovells come legal advisor; e altri 15 milioni di euro di titoli junior che sono stati sottoscritti dalla stessa brumbrum che svolge anche il ruolo di portfolio manager dell’operazione.

Banca Finint, oltre ad aver garantito supporto nella realizzazione dell’operazione, ricopre il ruolo di master servicer, corporate servicer, representative of noteholders e computation agent, mentre Agenzia Italia quello di back-up portfolio manager. Alantra Credit Portfolio Advisory, in qualità di sole financial advisor, e lo studio legale Orrick, Herrington & Sutcliffe, in qualità di legal advisor, hanno strutturato l’operazione per brumbrum.

Si tratta della prima operazione in Italia che ha come sottostante beni mobili registrati e tra le prime in Europa. L’operazione sfrutta la novità previsto dall’art. 7, comma 1, lett. 1-bis e 7.2 della legge 130/1999, che permette di strutturare cartolarizzazioni che hanno appunto come bene sottostante non crediti, bensì beni immobili o mobili registrati e diritti reali o personali aventi a oggetto i medesimi beni. Ricordiamo che quella norma era stata introdotta in prima battuta dalla Legge di Bilancio 2019 ai commi da 1088 a 1090 e poi meglio precisata dal Decreto Crescita (Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34) che ha apportato ulteriori modifiche alla legge 130/1999 (si veda altro articolo di BeBeez). Da inizio anno si sono registrate varie operazioni di cartolarizzazione di immobili (si veda altro articolo di BeBeez), ma appunto mai sinora la nuova norma era stata sfruttata per strutture cartolarizzazioni su beni mobili registrati come sono appunto le auto.

brumbrum è stata fondata nel 2017 da Francesco Banfi (ex partner di McKinsey & Company dove era a capo della divisione Emea Digital Service Line per il settore Tmt) e Roberto Testore (ingegnere con oltre 30 anni di esperienza alla guida di numerosi grandi gruppi industriali tra i quali Fiat Auto, Finmeccanica e Trenitalia), con il supporto, come detto, di Alberto Genovese.

La startup nel febbraio 2019 aveva raccolto 20 milioni di euro in un round di serie B guidato da Accel insieme a Bonsai Venture Capitale.ventures e dal precedente investitore UV2, gestito da United Ventures sgr (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, la scaleup aveva incassato un altro round da 10 milioni di euro, guidato nel gennaio 2018 da UV2al suo primo investimento (si veda altro articolo di BeBeez), e prima ancora un round da oltre 2 milioni di euro nel febbraio 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). Il nuovo investitore DIP Capital (acronimo per Disruption  Investment  Platform) è stato fondato nel febbraio 2018 da Riccardo Cirillo (si veda altro articolo di BeBeez). E’ attivo oggi con il suo primo fondo DIP Fund I che ha una dotazione di 40 milioni di sterline, da investire in aziende globali ed è sponsorizzato da Platina Partners, società di investimento europea focalizzata su energie rinnovabili e private equity.

Oggi brumbrum, che impiega complessivamente più di 120 dipendenti, è presente sul mercato italiano attraverso la Factory di Reggio Emilia. Si tratta di un impianto di 50.000 mq, suddiviso tra area produttiva, zona di stoccaggio, uffici e spazi commerciali, dove operano i team di logistica e i meccanici impegnati nel processo di selezione e riqualifica delle vetture, e gli uffici di Milano dove lavorano i team tech, marketing, vendita, acquisti e pricing. La piattaforma online offre due diverse proposte di mobilità: l’acquisto di usato o auto a km 0 e il noleggio a lungo termine per privati.

Banfi,  ceo di brumbrum, ha dichiarato: “brumbrum può proseguire ora lo sviluppo commerciale della propria offerta affiancando al prodotto Usato anche un prodotto di noleggio a lungo termine per privati, affermandosi come il principale canale online italiano nel settore auto”.

(Articolo modificato il 23 giugno 2021 alle ore 5.30 – si precisa che DIP Capital è investitore dal 2020 e che le quote di Alberto Genovese sono state rilevate dai fondatori)

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