La banca compra le note senior, Pollen Street Capital quelle junior
Arranger di quella che è la prima operazione nel suo genere per un investitore istituzionale in asset alternativi è Phinance Partners. Già cartolarizzati i primi 90 mln di crediti derivanti tra l’altro dal superbonus al 110%
Banca Sistema ha lanciato un programma di cartolarizzazione di crediti fiscali per un totale di 300 milioni di euro, che saranno via via acquistati dal veicolo Nectar spv srl, strutturato dall’arranger Phinance Partners spa che emetterà note asset backed in diverse tranche (si veda qui il comunicato stampa). Secondo quanto risulta a BeBeez, la stessa Banca Sistema sottoscriverà le note della tranche senior, mentre quelle della tranche junior saranno sottoscritte dalla società di gestione indipendente di investimenti alternativi londinese Pollen Street Capital.
L’operazione, la prima nel suo genere per un investitore istituzionale in asset alternativi, ha preso il via con l’acquisto di circa 90 milioni di euro di crediti fiscali derivanti dal superbonus al 110% e altri crediti e consentirà ai possessori di monetizzare rapidamente i titoli accettati a titolo di sconto in fattura e pagamenti per interventi di efficientamento energetico già realizzati.
Banca Sistema e Phinance Partners, operatore specializzato nel credito strutturato e nel private debt per investitori istituzionali, hanno agito in qualità di joint arrangers. Banca Sistema svolgerà anche il ruolo di master servicer di Nectar spv, mentre Phinance Partners opererà come portfolio agent, supervisionando il processo di acquisto di nuovi crediti fiscali. Lo studio legale Bird & Bird ha assistito Pollen Street Capital, mentre lo studio legale Legance ha supportato Banca Sistema. Banca Finint ha agito in qualità di corporate servicer, representative of noteholders e calculation agent, mentre BNP Paribas sarà la banca e l’agente di pagamento del neo costituito veicolo di cartolarizzazione.
Andrea Trupia, direttore della Divisione Factoring di Banca Sistema, ha commentato: “Quest’operazione segna un’ulteriore tappa nel cammino di crescita della nostra banca a supporto delle imprese. È la prima occasione che ci vede strutturatori di una cartolarizzazione, condividendo know-how con nuovi operatori del settore nell’ambito di opportunità di finanza strutturata. Stiamo allargando agli investitori alla ricerca di un partner bancario il nostro tradizionale impegno a offrire un servizio specializzato con soluzioni personalizzate per le diverse realtà e le loro esigenze e con soddisfazione riscontriamo forte interesse per i nostri nuovi servizi nell’ambito delle cartolarizzazioni come arranger, master servicer, paying agent, account bank e calculation agent”.
Francesco Cilloni, Investment director di Pollen Street Capital, con base a Londra e uffici anche negli Stati Uniti., ha aggiunto: “Siamo felici di continuare a lavorare con Banca Sistema e, tramite questo innovativo progetto, rafforzare ulteriormente la nostra relazione di lunga data. La realizzazione di questa piattaforma dimostra ciò che può essere ottenuto facendo leva sulla nostra ampia rete nell’identificazione di attraenti opportunità d’investimento”.
Ricordiamo che Pollen Street Capital, che a maggio dell’anno scorso ha investito nel broker assicurativo italiano Wide Group (si veda altro articolo di BeBeez), ha un rapporto con Banca Sistema risalente all’inizio del 2007, quando entrò nel capitale con una minoranza (si veda qui il comunicato stampa dell’epoca), quota poi rivenduta in sede di ipo nel 2015 (si veda altro articolo di BeBeez). In realtà, l’istituto di credito italiano è nato nel 2011 dall’acquisizione delle attività di BancaSintesi (in precedenza di proprietà del Gruppo CARISMI) e l’integrazione della società di factoring SF Trust, prima controllata da RBS Special Opportunities Fund (si veda qui il comunicato stampa dell’epoca), fondo originariamente gestito da Royal Bank of Scotland e poi scorporato nel 2013 e passato in gestione a Pollen Street Capital.
Banca Sistema ha quotato in Borsa all’inizio dell’anno la controllata Kruso Kapital (si veda altro articolo di BeBeez), l’ex ProntoPegno, ovvero il ramo d’azienda di Intesa Sanpaolo dedicato al credito su pegno, acquistato nel 2019 per 34 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), attiva anche nel mercato delle case d’aste di preziosi, oggetti d’arte e altri beni da collezione attraverso Art-Rite.
Quanto a Phinance Partners, fondata nel 2011 e guidata dal managing partner Enrico Cantarelli, a fine luglio ha cartolarizzato tramite l’spv POS altri 206 milioni di euro di NPE messi in vendita da un investitore internazionale (si veda altro articolo di BeBeez), arrivando a superare gli 1,5 miliardi di euro di crediti non-performing in portafoglio, suddivisi in più di un milione di posizioni. In primavera ha lanciato un nuovo programma di cartolarizzazione immobiliare da 50 milioni di euro in partnership con Guber Banca attraverso Absolute RE spv (si veda altro articolo di BeBeez), veicolo creato nel 2022 per cartolarizzare special situations immobiliari (si veda altro articolo di BeBeez).